Un approccio naturale all’equitazione
L’equitazione è una passione che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, ma anche una disciplina che richiede dedizione, competenza e sensibilità.
Per molti appassionati, l’equitazione non è solo uno sport, ma un vero e proprio stile di vita, che implica una profonda relazione con il proprio cavallo.
Ma come si può instaurare una connessione autentica e duratura con il proprio compagno a quattro zampe? Come si può comunicare con lui in modo efficace e armonioso? Come si può migliorare la propria tecnica e il proprio benessere equestre?
A queste domande cerca di rispondere il metodo Parelli, un programma di addestramento per cavalli e cavalieri fondato negli anni ‘80 dallo statunitense Pat Parelli e dalla moglie Linda.
Il metodo Parelli si ispira ai principi della Natural Horsemanship, ovvero l’equitazione naturale, che si basa sul rispetto della natura e delle esigenze del cavallo, senza l’uso di coercizione o violenza.
Il metodo Parelli si propone di insegnare agli appassionati di equitazione a capire il linguaggio e il comportamento del cavallo, a stabilire una comunicazione efficace e a sviluppare una relazione di fiducia e collaborazione.
Il metodo Parelli si articola in quattro aree principali di apprendimento, due dedicate al lavoro da terra e due alla sella.
Il lavoro da terra è fondamentale per creare una base di sicurezza e fiducia, sia per il cavallo che per il cavaliere. Attraverso l’uso di corde di varia lunghezza, il cavaliere impara a guidare il cavallo con il proprio linguaggio del corpo, eseguendo una serie di sette giochi che simulano le interazioni tra i cavalli nel branco. Questi giochi servono a guadagnarsi il rispetto e la leadership del cavallo, a stimolare la sua mente e il suo corpo e a divertirsi insieme.
Il lavoro da terra in libertà, invece, permette di testare la connessione e la volontà del cavallo di seguire il cavaliere senza l’uso di corde o altri strumenti.
Il lavoro in sella si divide in due stili: il Freestyle e il Finesse.
Il Freestyle si concentra sull’assetto indipendente del cavaliere o sulla riduzione della dipendenza dalle redini. Il cavaliere impara a guidare il cavallo con il proprio peso, la propria posizione e il proprio ritmo, arrivando a montare senza briglie o con una semplice corda.
La Finesse, invece, si occupa di affinare la tecnica e la precisione del cavaliere e del cavallo, utilizzando le redini in modo sottile e delicato, in una perfetta unione tra i due corpi.
Il metodo Parelli tiene conto anche delle diverse personalità dei cavalli, che possono essere classificate in quattro tipi: estroverso dominante, estroverso timido, introverso dominante, introverso timido.
Ogni tipo di cavallo ha delle caratteristiche, dei punti di forza e delle sfide specifiche, che richiedono una strategia diversa da parte del cavaliere.
Il metodo Parelli non è uno stile di equitazione a sé, ma un addestramento di base per umani e cavalli, che si può applicare a qualsiasi razza, livello o disciplina equestre.
Non è solo un insieme di tecniche, ma un vero e proprio percorso di crescita personale e professionale, che mira a raggiungere l’eccellenza equestre attraverso il rispetto, la comprensione e la passione.
Il metodo Parelli è un modo per entrare nel mondo dei cavalli e scoprire la magia di un’amicizia senza parole!
Un seguace ed esemplare cavaliere di questo metodo è sicuramente Luca Maria Moneta!
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