“La gestione dell’ansia nello sport, in particolar modo nell’equitazione”

La forza psicologica, insieme alle capacità tecniche e alla preparazione fisica, è ciò che fa la differenza tra un buon atleta e un campione.

Per prima cosa bisogna imparare a sviluppare la convinzione del voler far bene, avere fiducia in sé stessi e nel proprio cavallo, che sicuramente sarà un aiuto per svolgere al meglio l’allenamento e la competizione.

Per raggiungere la vera intesa e i risultati, il cavaliere e il cavallo devono diventare un binomio non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista mentale.

Per svolgere al meglio le varie sedute di allenamento o meglio le competizioni, bisogna sviluppare la capacità di concentrazione, nel quale immedesimarsi e isolarsi dal mondo esterno.
Ognuno di noi ha prospettive e modi diversi per concentrarsi, c’è chi ha bisogno di isolarsi, chi di stare con la gente, chi di stancarsi fisicamente per poi essere più lucido sul piano mentale.

La gestione dello stress è la risposta dell’individuo di fronte alle prestazioni che ottiene nello sport.
Lo stress non sempre rappresenta un punto negativo, ma dipende in tutto e per tutto dalle capacità del singolo atleta di saperlo gestire al meglio, di saper gestire le proprie emozioni, senza che queste diventino un ostacolo per la competizione.

Se l’atleta, in questo caso non essendo solo, ma essendo a contatto con un animale, riesce a mantenere uno stato di calma, lucidità e concentrazione, sicuramente trasmetterà le stesse emozioni anche al cavallo. In caso contrario trasmetterà ansia, paura, timore che comprometteranno la competizione.

Certamente esistono delle tecniche di rilassamento che si possono attuare per imparare a gestire questi stati d’animo.

Nel mondo sportivo, la figura del Mental Coach sta prendendo sempre più piede.
Sono molti gli atleti che nei vari sport si fanno seguire da questa figura, in modo da essere aiutati a gestire al meglio tutte le emozioni, per ottenere performance di alto livello.
Anche nell’atletica, basti pensare al Campione Olimpico Marcel Jacobs, quanti progressi ha fatto grazie alla sua Mental Coach, fino ad arrivare a vincere un oro Olimpico e non solo.

Alcuni dei principali esercizi possono essere: imparare a respirare in modo corretto, profondo, lento, utilizzando bene il diaframma. In questo modo si ossigena meglio l’organismo, si riduce la tensione muscolare e l’ansia.

In molti sport, ci sono atleti con qualità tecniche importanti che però, a causa della loro incapacità di gestire i vari stati emotivi, non rendono come dovrebbero.

I sintomi dell’ansia da prestazione sono: senso di impotenza, sudorazione abbondante, tremito, senso di stanchezza, respirazione veloce, senso di oppressione.

Il compito principale dello psicologo sportivo è quello di cercare di ridurre la percezione d’importanza della situazione, in modo da smorzare l’emotività.

Le tre componenti ovvero, preparazione fisica, preparazione tecnico-tattica e preparazione mentale, giocano tutte un ruolo fondamentale e se l’obiettivo è quello della massima prestazione, nessuna può prescindere dalle altre e l’una completa e valorizza l’altra.

Un buon allenatore, unito ad un buon preparatore mentale, possono veramente fare la differenza e possono riuscire a far sviluppare al meglio le doti del proprio atleta.

Una famosa citazione di Dan Gable afferma che: “Le medaglie d’oro non sono davvero fatte d’oro. Sono fatte di sudore, determinazione e una mescolanza difficile da trovare chiamata fegato”!

Comments are closed