Il cavaliere che ha conquistato Gessica Notaro
Filippo Bologni è uno dei nomi più noti nel mondo dell’equitazione italiana.
Carabiniere, emiliano, classe 1994, ha iniziato a gareggiare da bambino, seguendo le orme del padre Arnaldo, uno dei pochi cavalieri italiani a siglare la vittoria del prestigioso Gran Premio Roma in Piazza di Siena.
Nel 2023 ha coronato uno dei sogni più importanti della sua vita, quello di sposarsi, diventando così marito di Gessica Notaro, ex Miss Italia, show girl, che ha saputo trasformare il dolore e le violenze subite nel 2017 in forza.
La sua carriera è costellata di successi, che lui stesso ci racconterà oggi 19 gennaio 2024 nell’intervista che gli abbiamo fatto!
Le 10 domande flash a Filippo Bologni
Quali sono stati i momenti più emozionanti della tua carriera sportiva fin ora?
“I momenti più emozionanti li posso dividere in due: le sei vittorie ai Campionati italiani assoluti giovanili, due con i pony, una vittoria da Junior, tre da Young Rider consecutivi e le tre stagioni di Coppa delle Nazioni in CSIO 5* con la squadra azzurra e con il mio cavallo Quilazio. In particolare, la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena e lo CSIO di La Baule”
Come hai conosciuto Gessica Notaro? E cosa ti ha colpito di lei?
“La passione per i cavalli è stata il filo conduttore della nostra storia. Ci siamo incontrati per la prima volta nel 2019, durante Fieracavalli a Verona; io gareggiavo, mentre Gessica era testimonial dell’evento e così iniziammo a conoscerci e a frequentarci. Il nostro amore è cresciuto giorno dopo giorno, tra viaggi, gare e momenti di intimità. Nel 2022, ho deciso di fare la proposta di matrimonio a Gessica nello stesso luogo dove l’ho conosciuta, ovvero Fieracavalli Verona, ed è stato un gesto romantico che Gessica ha apprezzato molto. Il 18 settembre 2023 abbiamo coronato il nostro sogno, presso la splendida cornice della Reggia di Venaria Reale, davanti a circa 500 invitati, tra parenti, amici e vip, ovvero diventare finalmente marito e moglie. Di Gessica, oltre alla sua strabiliante bellezza, mi ha colpito molto la sua intelligenza. Sicuramente è una donna molto forte, che ha saputo reagire alle difficoltà che la vita le ha posto, sempre con il sorriso e con tanta voglia di rinascere.”
Quali sono i tuoi progetti per il futuro sia personali che professionali?
“Per quanto riguarda i progetti personali, come tutti ben sapete, io e Gessica, ci siamo appena sposati e quindi, il nostro progetto, è di continuare la vita insieme. Per quanto riguarda i progetti professionali, io e Gessica lavoriamo insieme, abbiamo fondato due anni fa la DEL REY Srl, società di commercio di cavalli sportivi a livello internazionale, che nei suoi primi due anni di vita è andata molto molto bene, quadruplicando dal primo al secondo anno l’indotto. Quindi i progetti futuri, sono di continuare a far crescere la società, così, di conseguenza cresciamo anche noi. Il mio progetto da cavaliere, è di far crescere tutti i cavalli giovani, che si stanno evolvendo negli ultimi mesi; avendo venduto i miei cavalli di punta come Quilazio, Diplomat, e dopo aver ritirato dalle competizioni Quidich, che si dedicherà all’attività da stallone. Penso che abbiamo il miglior parco di cavalli giovani d’Italia, dove per giovani intendo dai tre agli otto anni. Ovviamente, prima di tornare a saltare in competizioni di alto livello, questi cavalli devono finire il loro percorso di crescita”
Hai altri hobby o interessi oltre all’equitazione? Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Si ho altri hobby. Mi piace correre, ho iniziato a correre da qualche settimana. Mi piace leggere diversi tipi di libri, da romanzi, a biografie; soprattutto mi piace leggere le autobiografie di personaggi celebri che hanno fatto carriera, mi piace leggere riviste di business; in generale, mi piace leggere qualsiasi cosa che possa far crescere il mio bagaglio culturale e soprattutto, che possa darmi nuovi spunti per i miei introiti commerciali, per tutto l’aspetto dell’imprenditoria equestre che gestiamo”
Come ti rapporti con i tuoi fan e con i social media?
“Posso tranquillamente dire che sono stato uno dei pionieri a livello internazionale del mondo equestre a portare i cavalli sui social media, a cercare di portare l’equitazione in generale al grande pubblico, tanto che il mio progetto musicale il Filippo Bologni Music di qualche anno fa era proprio improntato a questo ed ha avuto grande successo. Tutt’oggi, uso tantissimo i social, rimango uno dei cavalieri internazionali più seguiti e che li utilizzano con più costanza, frequenza e con più qualità. Oggi rispetto a qualche anno fa, visto che sono cresciuto sia come persona che come professionista, li uso in maniera più professionale”
Quali sono i tuoi cavalieri preferiti? E quali cavalli ti piacerebbe montare?
“Il mio cavaliere preferito in assoluto è Steve Guerdat, per l’indubbio talento, ma soprattutto per come lavora i suoi cavalli, per come li programma, per come gestisce il piano gare, per come gestisce la preparazione di un cavallo per una gara importante, ecc…Il secondo cavaliere che ammiro molto, per gli stessi motivi, è Marcus Ehning. Per quanto riguarda i cavalli che mi piacerebbe montare, devo ammettere che sono contento dei cavalli che sto montando; per quanto mi piacerebbe avere in questo momento dei cavalli pronti per tornare subito ad alti livelli, ho imparato negli anni che la più grande soddisfazione è riuscire a valorizzare cavalli propri e portarli alle massime competizioni internazionali”
Che rapporto hai con la tua famiglia? In particolare con tuo padre, che oltre ad essere tale, è stato anche il tuo istruttore? E come hai vissuto la crescita a livello sportivo, sapendo di far parte di una famiglia di prestigio, essendo tuo papà uno dei vincitori del GP di Piazza di Siena?
“Io e la mia famiglia abbiamo sempre lavorato insieme, ovviamente li devo ringraziare, perchè grazie a loro ho svolto nel migliore dei modi la mia carriera giovanile e non solo; da circa tre anni, io e Gessica ci siamo messi in proprio; abbiamo una nostra organizzazione, totalmente indipendente, abbiamo la nostra squadra, composta da sei dipendenti, che sta continuando a crescere e dei quali siamo molto orgogliosi e fieri. La collaborazione con i miei genitori continua sempre, infatti, attualmente siamo nelle scuderie di famiglia, costruite dai miei genitori 25-30 anni fa. La mia famiglia non mi ha mai messo pressione, anzi aver un papà che ha partecipato a competizioni di alto livello, è stato per me un privilegio; ho potuto iniziare, fin da piccolo, con i migliori insegnamenti e consigli”
Filippo, quali sono per te le qualità che deve avere un buon cavaliere?
“Oltre all’indubbio talento che ci vuole per diventare dei campioni, secondo me, quello che fa la differenza, è quel feeling che un cavaliere riesce a creare con i propri cavalli, capire cosa è meglio per loro, come programmarli nel migliore dei modi. Un esempio, se un cavaliere, si trova in un concorso, e la domenica ovviamente c’è il Gran Premio, ma se i cavalli che ha in quel momento, non sono secondo lui pronti per affrontare quella gara, per quanto mi riguarda, non è obbligatorio farlo, cosa che invece spesso si vede fare, a prescindere, a costo di fare brutta figura e di far fare una brutta esperienza al cavallo. Trovo valido un cavaliere quando sa osare nel momento giusto e sa aspettare i cavalli”
Che consigli daresti ai giovani che vogliono far diventare la loro passione una professione?
“Questa è una domanda che mi piace molto, poiché, rispetto a qualche anno fa, che avrei risposto come rispondono tutti, ovvero che ci vuole costanza, perseveranza, che non bisogna mollare mai, tutto vero, ma sono frasi che alla fine non portano da nessuna parte e non danno nessun vero consiglio; io, invece, penso che per far diventare la propria passione un lavoro, in questo ambiente, al giorno d’oggi, oltre all’aspetto sportivo, tecnico, bisogna parallelamente anche coltivare l’aspetto imprenditoriale, poiché è un mondo complicato, non facilmente accessibile a tutti, ma che offre tantissimo; quindi, più che dire che è uno sport per ricchi, direi che è uno sport per chi è capace di entrarci; ci sono tantissimi business man equestri e tantissimi cavalieri che arrivano dal niente, senza provenire da una famiglia del settore, senza una famiglia benestante alle spalle; quindi, il consiglio migliore che posso dare, è quello di coltivare anche l’aspetto imprenditoriale e non solo quello sportivo; per altro, anticipo che prima o poi mi piacerebbe realizzare o dei video o dei corsi per aiutare i giovani ad entrare in questo concetto, visto che me lo dico da solo, mi sento di essere particolarmente bravo!”
Qual’è la cosa che ti rende più felice nella tua vita? E cosa ti preoccupa di più?
“Le cose che mi rendono più felici sono state, sicuramente, guardando anche il breve periodo, il matrimonio con mia moglie e tutta l’attività professionale che stiamo portando avanti. Allo stesso tempo, sono anche le cose che preoccupano di più, ma questo è normale, è fisiologico. Per fortuna, preoccupazioni reali non ne abbiamo; il lavoro porta tantissime soddisfazioni, come anche grandissime dosi di stress, ma ovviamente sta nell’abilità di chi gestisce tali cose a trovare il giusto compromesso per trasformare lo stress e le preoccupazioni in benzina positiva!”
Grazie mille Filippo per aver risposto in maniera chiara ed esaustiva alle mie domande!
Complimenti, a presto!
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